TORX Trail Running Races 6-15 Settembre 2024

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Suzuki Hiroko

“Irrimediabilmente affascinata”

Suzuki Hiroko è la 4° donna a tagliare il traguardo del Tor des Géants 2012 e 57° assoluta a Courmayeur.
Ha una serenità e una pace invidiabili. Una gentilezza contagiosa nello sguardo, ma allo stesso tempo un’agguerrita forza di volontà.

Fa parte della folta delegazione giapponese che quest’anno ha preso parte al Tor: oltre a lei Yamada Takashi 26° assoluto, il primo giapponese al traguardo di Courmayeur; Anjo, la ragazza sorridente che ha colpito molti partecipando al suo Tor con la bandierina giapponese sull'occhio. È protagonista di molte foto lungo il tracciato. Anche alcuni tra gli ultimi finisher a Saint Rhemy sono giapponesi: Tsuruhashi Miyuki e Iwanaga Takeyuki. E poi numerosi altri atleti che avrete certamente notato sui sentieri della Valle d’Aosta.

Sulla sua esperienza al TDG 2012, Suzuki Hiroko ci racconta:

“Il Tor des Géants, più che una gara, è un'esperienza di vita che ti porta a riconsiderare le vere priorità della vita stessa, a riconoscere quanto sia prezioso il contatto disinteressato e sincero con le persone e come basti il calore umano a ristorarci dalle peggiori fatiche ed angosce.

Si tratta di un evento che ti porta a capire o a ricordare quale grande forza si celi dietro la collaborazione tra le persone, quanto preziosa sia la compagnia degli altri e quanto sia importante il sentimento della gratitudine. Ti porta a riconoscere la grandezza e la forza della natura nel cui seno siamo accettati, dalla quale dipendiamo per tutte le nostre esigenze di vita.

Mi sono trovata immersa in un contesto naturale che trasmette una sensazione di bellezza gentile e potenza. La grandezza di montagne così vicine, ma al tempo stesso così irraggiungibili, meravigliose nella loro preservata integrità e, per contro, una presenza umana che si manifesta su scala minimale, con piccoli agglomerati curati e integrati nel paesaggio.

Calore e quieto benessere si percepiscono a pelle. La gente, qui, è cordiale e pervasa da un’invidiabile sensazione di solida tranquillità, che certamente deriva da uno stile di vita che, da generazioni, si tramanda in un contesto naturale severo, ma al contempo protettivo. Una sensazione difficile da esprimere a parole, che traspare dalle espressioni, dal sorriso e dalla gentilezza dei volontari, ma che ti contagia e ti affascina irrimediabilmente”.

Suzuki Hiroko esprime appieno questa sensazione “d’essere abbracciati da un’intera comunità”, che anche altri trailer giapponesi esaltano nelle chiacchierate con Takeshi Sugiyama, il responsabile dell’accoglienza della delegazione giapponese al Tor:

“Molti atleti della delegazione, al termine della loro esperienza valdostana, mi hanno detto che il Tor des Géants trasmette un calore umano che "lascia il segno", al punto che chi lo prova una volta non può più farne a meno. Ecco perchè chi ha avuto la possibilità di partecipare al TDG, fà di tutto per esserci anche l’anno successivo.
Fortissime emozioni e coinvolgimento emotivo, descritti da chi il mondo dei trail lo vive in maniera globale, calcando sentieri e percorsi a tutte le latitudini.

E io, che ho vissuto il trail valdostano dai margini, solo come supporter, aggiungo che il Tor esprime davvero l'essenza della Valle d'Aosta”.

Per concludere…

さようなら

Sarò qui ad attentervi anche il prossimo anno".

Aggiornato: Gio, 18/10/2012 - 16:53